"Terra"
Scultura in acciaio inox intrecciato a mano luminescente, 2023 P.U.
"Terra" - poesia di Emanuela Carleschi
Terra di voci straniere
dal sentore di canzoni lontane.
Lodato sia il reame
di questa terra rossa ferrosa,
che accoglie e che nutre
e che demarcazioni ancor non conosce.
Terra di migranti e melograni succosi.
Terra contesa e cortese,
che spacca il cuore degli uomini duri,
che intona grida, lamenti ed echi perduti,
che allo sguardo si apre su orizzonti sfumati.
Terra di tamburi, di ritmi incalzanti
da un sottosuolo di pietre preziose.
Terra reclamata,
terra divisa dai confini dell'uomo
ed unita nelle mani di Dio.
Pellegrinaggio di gente preclusa
alla vita che conta.
Sogno di riscatto e unione
e integrazione senza più onta.
Terra di avi, di ossa, di umori,
di fibre cocciute e cicatrici rinate.
Grembo fecondo dello spirito sacro
da cui la vita dell'uomo nacque.
Terra di dolori tramandati
e di ingiustizie perdonate.
Saggezza antica di radici profonde,
scavate nell'animo di chi il suo suolo lo sente.
Pietà pei poveri di spirito
dalla pecunia tintinnante.
Pietà pei poveri di materia
dall'animo risonante.
E coraggio a tutti noi
che dall'alto del dirupo osserviamo rapiti
questa terra di natura gloriosa
e di cieli infiniti.
il mio Sud Africa
"Bacio di luna"
Scultura in acciaio inox intrecciato a mano luminescente e plexiglass modellato a mano, cm 181 x 97 x 50, 2021 P.U.
L'opera è ispirata da una poesia di Jalāl al-Dīn Muḥammad Rūmī dal libro "Settecento sipari del cuore" a cura di Stefano Pellò; Ed. Ponte alle grazie
"Qual è il prezzo di un bacio,
tu dimmi, su quel tuo rubino
prezioso? Conviene comprarlo,
costi pure una vita.
È un purissimo bacio
che non appartiene alla terra:
di me farà un’anima lieve
affrancata dal corpo.
Trasparente parlava
l’oceano: «Ci vuole uno sforzo:
tu hai la perla più rara, però
devi svellerne il guscio».
Per baciare la rosa
che dona splendore alla coppa
il mondo ora mostra la lingua
come il fiore del giglio.
O mi sbaglio? Se siete
maestà, come Marte e la luna,
provate a non chiedere un bacio
a quel dolce selvaggio!
Entra, luna celeste,
ché a te le finestre ho dischiuso.
Tu abbagliami il volto una notte,
col tuo labbro sul mio.
Ora chiudi la porta
ai discorsi e spalanca le imposte
del cuore: è da qui che la luna
elargisce i suoi baci."